Il tartufo nero estivo: lo Scorzone

Sentori forti, inconfondibili, capaci di arricchire e caratterizzare piatti semplicissimi. Ecco di cosa è capace il tartufo. 
Oggi vi parliamo di un tartufo che nelle nostre zona in questo periodo ha un grande successo, anche per il felice rapporto qualità – prezzo.

Tra le tante “fortune” gastronomiche che possiamo vantare di avere nel nostro Paese ce n’è una, particolarissima, che cresce sotto terra e si distingue per forti sentori e la capacità di trasformare in modo deciso un piatto: è il tartufo.

In Italia ne abbiamo tantissime varietà.
Differiscono per dimensioni, colori, profumi, variabili a seconda del tipo di terreno, della zona e in funzione della varietà stessa di tartufo. Anche il gusto sociale cambia in funzione dell’area di appartenenza: gli abitanti dell’Irpinia, per esempio, sono più abituati a tartufi molto forti – essendo il tartufo tipico di quella zona caratterizzato dalla presenza di acido fenico – mentre i piemontesi, legati al tartufo bianco di Alba, sono più avvezzi a sentori delicati.

E noi a quale tipologia di tartufo siamo abituati?
Nelle nostre zone, in Umbria, è molto diffuso, specie in questo periodo, lo Scorzone nero. Si tratta di un tartufo che si presenta di spiccato colore nero, mentre all’interno assume tonalità giallo-ocra o nocciola. Ha un sapore è molto gradevole simile a quello dei porcini ed ha un profumo intenso. In genere si presenta della grandezza di una noce ma è facile trovare anche esemplari più sostanziosi, di peso superiore al kg. Cresce in associazione con latifoglie, come quercia, roverella e cerro, al dire il vero non solo in Umbria ma in tantissime regioni d’Italia.Lo si trova da Maggio fino all’autunno inoltrato. A inizio estate presenta una polpa più chiara con aspetto marmorizzato (la maturazione non è ancora completo) mentre nel periodo autunnale è più tendente al bruno.

Cos’altro sapere sullo scorzone?
Lo scorzone contiene molte proteine ad alta digeribilità, con un elevato indice di qualità proteica. Contiene anche molti sali minerali e fibre. Noi consigliamo di consumarlo fresco, a scaglie, su un piatti di pasta fresca, oppure su un piatto di carne, una frittata, o un semplice uovo al tegamino.


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